mercoledì 10 aprile 2024

LE FOGACCE LEVE DI GALLICANO

 10.04.2024




  LE FOGACCE LEVE DI GALLICANO













LE FOGACCE LEVE DI GALLICANO

“MAMMA OGGI VOGLIO INVITARE LA MIA AMICA DI FIRENZE A DESINARE, PUOI FARE LE FOGACCE, LEI NON CONOSCE QUESTO TIPICO PIATTO TRADIZIONALE”.





 “MOLTO VOLENTIERI BIMBA, INTANTO VAI A PRENDERE NEL CIGLIERI  I TESTI, MENTRE IO PREPARO GLI INGREDIENTI PER L’IMPASTO”.

 

Queste “fogacce Gallicanese” sono nate con l’impasto lievitato per il pane. La ricetta è molto semplice. Le donne esperte di questo piatto a volte lo arricchiscano aggiungendo un ingrediente diverso, per esempio, le patate lessate per renderle più morbide. Per la cottura si usano, i cosi detto “testi” dove il panetto assume una forma circolare.




 Una volta le Nonne stavano chinate sul fuoco ma adesso è facili, perché si cuociano comodamente sui fornelli.

Sono solitamente accompagnate da “companatici” molto appetitosi: fagioli all’uccelletto con salsiccia emersi nel sugo, fagiolini in erba lessati, vari tipi di salumi e formaggi, ed in fine, una golosa delizia per il palato, quando sono ancora calde, una bella spalmata di nutella, mette grandi e piccini sempre d'accordo.

CHE BONTA’!!!!!!!!

 



giovedì 28 marzo 2024

PASQUA 2024

 28.03.2024



La Pasqua per me significa l’arrivo della primavera, la rinascita. I fiori spuntano nei posti dove meno l’aspetti. Sono una meraviglia per gli occhi. Ci sono di tutti le sfumature di colori immaginabile, sono capaci di farsi ammirare anche quando ci passi davanti con la fretta. Con la piena fioritura sono una calamita per la raccolta e non perdiamo il tempo a selezionare quelle più esposte al sole. 

Posati dentro ai vasi in casa riempiono le stanze del profumo della stagione appena sbocciata !!!!

 

DAL WEB)

Le tradizioni pasquali più curiose nel mondo

Pasqua è una festvità particolarmente sentita anche in altre località del mondo. Vediamone alcune fra le più curiose e particolari.

 

In Germania, la tradizione vuole che nel giorno della celebrazione vengano mangiati solo alimenti verdi. Il piatto più caratteristico infatti è la zuppa alle sette erbe che contiene crescione, dente di leone, prezzemolo, erba cipollina, porro verde e spinaci. A simboleggiare anche l’arrivo della primavera.

 



In Francia, è tradizione preparare una frittata gigante che può raggiungere le 1000 portate. Questa usanza, fu tramandata dalla leggenda secondo cui Napoleone, mangiò delle omelette così buone da ordinare per il giorno seguente una frittata gigantesca per tutto il suo esercito

 

In Romania, la tradizione più sentita è “la battaglia delle uova”. Il gioco consiste nello sfidarsi con le uova sode, colpendosi uno contro l’altro: l’uovo con il guscio più duro vince. Il perdente dovrà mangiare tutte le uova che vengono rotte.

 


In Finlandia, una vecchia credenza popolare, vuole che durante il sabato prima di Pasqua, la popolazione accenda dei grandi falò per scacciare gli spiriti maligni che vagano indisturbati durante i giorni di Pasqua.

 

In Messico, uno dei paesi più religiosi al mondo vede nel giorno del Giovedì Santo fare il giro delle sette chiese per confessare i propri peccati. Il Sabato si mette in scena il Rogo di Giuda, appiccando il fuoco ad una figura di cartone

 


In Inghilterra, invece, si svolge il Maundy Money, ovvero una monetazione speciale che viene donata poi ai bisognosi e ai poveri durante la cerimonia religiosa.

 

 

Le più importanti tradizioni della Pasqua italiana

Dono delle uova di cioccolato

A Pasqua vi è l’abitudine di regalare uova di cioccolato. In realtà in origine venivano regalate uova vere dal guscio colorato proprio a simboleggiare la rinascita.

 


Pasquetta

Il Lunedì di Pasqua, noto anche come Pasquetta, è un giorno di festa che viene solitamente trascorso all’aperto (tempo permettendo) con parenti o amici. Gite, scampagnate, pic-nic sull'erba e grigliate sono tra le attività all'aperto preferite durante il giorno di Pasquetta.

 










domenica 24 marzo 2024

IL CARO VECCHIO PENTOLINO

 24.03.2024



IL CARO VECCHIO PENTOLINO

 

Since I went to school (Melbourne 1958/68) Mum always prepared for my sisters and for me our lunch bag, and she did the same for Dad and herself. It was necessary for them too, because they stayed all the day out for work.

 I never bought snacks prepared in the little shop of the school. They usually served sausage-rolls or meat-pies, but I prefered  traditional Italian food. Every day I also brought in my bag a juicy granny smith apple which I purchased at the fruit shop near the tram stop on the opposite side of the collage.

When my family decided to came back to Italy, I started working very young, (not yet 16 years old 1969) in a textile factory in town.

I noticed that the workers brought their food from home.

For this reason mum suggested a stainless steel saucepan.

 The strage, but useful pot was composed by a larger compartment for the pasta, and in the smaller part for a second dish. In the factory, there was a dininng room, where we could eat and heat our food by placing the saucepan into a big electric tank, containing hot water, by the time for the meal it was perfectly warm. I can’t forget how we were so curious to know what our mate had in that little pot.

Now days it’s different.

The kids at school, and the workers have cooks that prepare their daily menu .

Even thought the food is prepared well, it might happen that the portions are served cold, sometimes could too fat , and often at the self-service there could be a long queue. The clock hands move on, and you must eat quickly to rush back to work.  

Time changes the habits!

 The companies offer to the workers a voucher for their daily meal.  

Technology has advanced, so if you take food from home it’s easy to heat in the micro wave.

Any way the stainless steel saucepan  can still be handy and useful!!!

 

 

Dai tempi lontani quando frequentavo la scuola (1958/68 Melbourne) ero avvezza a portare il mio pranzo da casa. La Mamma lo preparava per le mie sorelle e per me la sera prima, e preparava il pentolino anche per il Babbo e per sé, perché rimanevano fuori casa per lavoro tutto il giorno.

  Non mi ero mai abituata al cibo che cucinavano nella piccola bottega  della scuola. Non gradivo il fagottino di pasta brisè con la salsiccia, o il tortino di carne, come mangiavano con gusto alcune delle mie compagne di classe. Preferivo il sapore della cucina di casa. Nella mia cartella non mancava mai una succosa mela verde “granny smith” che compravo dal fruttivendolo alla fermata del tram a due passi dal cancello dell’istituto.

Quando tornammo in Italia iniziai a lavorare nella fabbrica tessile in paese. Avevo quindicenne (1969).

 Mia Mamma pensò di comprarmi un bel “pentolino” di acciaio inox per i miei pasti a lavoro.  Questo strano articolo era composto da due scompartimenti: il più grande era indicato per la porzione di pasta e l’altro più piccolo per il contorno. Era comodo da tenere nella borsa sulla mia bici mentre pedalavo per raggiungere l’opificio.

Dal primo giorno notai che tutte le mie colleghe portavano il loro pasto dentro questo recipiente. Ancora oggi ricordo quando si faceva tappa alla sala mensa per posare questi piccoli contenitori dentro un tegame elettrico colmo d’acqua calda per riscaldare il tutto in modalità “bagno maria”. Ed ancora oggi, a distanza di tanti anni sorrido ripensando a quanto eravamo curiose di sapere cosa si era preparata la collega per il suo pasto.   

A me piaceva mangiare dal mio pentolino, aveva il profumo di casa.

Oggi giorno è tutto diverso.

 Sia nelle scuole e nelle aziende di lavoro, adesso esiste una mensa molto attrezzata, e con cuochi esperti, che pensano a preparare un menù variabile per tutti i gusti.

A volte può succedere che le porzioni vengono servite fredde, potrebbero rimanere indigeste, o la pietanza non è di tuo gradimento, ma ti accontenti perché trovi tutto pronto!!! Al self-service è probabile trovare anche una lunga fila. Il tempo perso nell’attesa costringi a “tirare giù i bocconi” e doversi affrettare per ritornare in orario sul posto di lavoro.

 Questi piccoli disagi fanno ricordare che il “caro vecchio pentolino” portato da casa, è comodo ed affidabile a tutte le ore.

La tecnologia avanza, e riscaldare il cibo con il micro onde è facile.

….. comunque era semplice anche nei tempo quando non c’era altro che in modalità “bagno maria”. 3

 

lunedì 18 marzo 2024

FATHER'S DAY!!!2024

 

1956

 





FESTA DEL PAPA’ 19 MARZO 2024

 


 

      Per tutti è noto che le figlie femmine assomigliano per lo più al PADRE!

 (ALBERTO nato il 10 Maggio 1921)

Il mio ha tre figlie. Portiamo i suoi colori: occhi e l’incarnato chiaro.

La Mamma ci diceva che in noi spicca anche il suo buon carattere.

Spesso lo sentivamo raccontare che in tempo di guerra veniva scambiato per un bel tedesco.

Il nostro Babbo si vantava di avere tre “bimbe” che gironzolavano per casa, ed era orgoglioso dei complimenti che riceveva per la sua bella famiglia.  Pur di giocare con noi si faceva saltare addosso, e non contente battevamo le manine sulla sua testa mezza pelata, ed anche per questo, sfoggiava un bel sorriso. Le sue attenzioni affettuosi non ci sono mai mancate, nemmeno quando siamo diventate adulte.

Non si può negare che desiderava avere, almeno un “maschietto”, ma poi si era rassegnato ed era contento.

Io sono la più grande delle tre (nata 15 Maggio 1953---31Marzo 1960,----31Gennaio 1962)


1960

Lo ricordo un padre molto attento, paziente, gentile e generoso. Non si è mai risparmiato a sostenere la Mamma ad accudire le figlie, e si offriva volentieri a dare manforte anche in cucina. Quando si metteva ai fornelli, mia Mamma reclamava, perché secondo i suoi gusti, usava troppo sale, invece, secondo LUI, LEI cucinava schiocco.

La Mamma esclamava “Alberto, ma quanto sale metti? non si riesce a mangiare, per quello hai la pressione alta. Il nostro Medico ha voglia di raccomandarti di mangiare sciocco!”

e lui ribatteva, “invece, te, quando cucini non dai nessun sapore ai tuoi piatti!”.

E  cosi si battibeccavano.

Da quando sono nati i nipoti si è dimostrato anche un super Nonno, sempre presente per dare la sua collaborazione ad ogni loro necessità.


Nonno 1986

Ritengo di essere fortunata ad aver avuto un BABBO come LUI perché mi ha lasciato tanti bei ricordi che custodirò gelosamente per sempre nel mio cuore.




BUONA FESTA, caro BABBO!

LE FOGACCE LEVE DI GALLICANO

 10.04.2024   LE FO G ACCE LEVE DI GALLICANO LE FO G ACCE LEVE DI GALLICANO “MAMMA OGGI VOGLIO INVITARE LA MIA AMICA DI FIRENZE A DESINARE, ...